Da dove è nato il progetto
“Una Maschera per ri-trovarsi” è un progetto nato sulla scia della riapertura dopo il primo lockdown, quando, provati dall’isolamento che i ragazzi con disabilità e disadattamento sociale hanno vissuto, e con l’esperienza che da anni l’Associazione Orizzonte ODV ha con la disabilità e il teatro come laboratorio di studio e di trasformazione dei disagi in risorsa, abbiamo deciso di puntare proprio al Teatro come mezzo e strumento di lavoro.
Perchè l’utilizzo del teatro come “strumento”
Attraverso la preparazione di uno spettacolo, l’immedesimarsi in un personaggio, l’indossare una maschera e lo sperimentare emozioni o vissuti che ciascuno di noi “crede” che non gli appartengano, l’attore scopre parti di sé che credeva distanti o talvolta assenti e così, per paradosso, fingendosi “altro”, ritrova “sé stesso”.
Facilitando uno studio sul linguaggio verbale e non verbale, sulla loro coerenza, potenzialità ed efficacia, utilizzando uno strumento universale quale il teatro, l’iniziativa si prefigge di essere un’opportunità per la Comunità dell’ambito (e non solo) di avere una realtà che opera, nell’ottica della solidarietà, dell’inclusione e del sostegno.
Teatro e Covid
Avendo sperimentato durante il lockdown, “lo studio del teatro a distanza” attraverso le videochiamate, in un’ottica di sostegno e prevenzione del disagio, il progetto prevede la non interruzione in caso di nuove chiusure forzate e la possibilità di attivare percorsi di gruppo o individuali attraverso piattaforme telematiche.
Considerato il valore fondamentale della “fiducia” e dell’”affidarsi all’altro” durante uno spettacolo teatrale, nell’ottica di una visione olistica ed ampia del momento che stiamo vivendo a causa del Covid, “Una maschera per ri-trovarsi”, vuole essere una risposta alla diffidenza che è scaturita dall’isolamento e dal bombardamento mediatico che stiamo vivendo da un anno a questa parte. Attraverso un percorso guidato e supervisionato, i ragazzi, disabili e non, saranno facilitati ad una graduale riapertura “dei loro cuori e delle loro menti” in un’ottica di una nuova socializzazione “in presenza” e responsabile.
Un modo per lavorare sull’inclusione
Ad arricchire lo spessore del progetto “Una maschera per ri-trovarsi” senza ombra di dubbio c’è la volontà da parte dell’Associazione Orizzonte ODV di proporre un’iniziativa aperta anche ai fratelli dei ragazzi con disabilità: un modo per lavorare sulla difficoltà dell’inclusione all’interno delle famiglie. Spesso, focalizzati come siamo ai contesti extra-familiari, quando parliamo di “inclusione” siamo portati a pensare alla scuola, alla palestra… ma poche volte ci soffermiamo ad analizzare le difficoltà relazionali che possono sorgere tra fratelli.
I partner del progetto
Tra le novità della proposta, in ultimo, non certo per importanza, vogliamo presentare i grandi partner che ci hanno sostenuto fin dal principio la Chiesa dei Santi Angeli Custodi di Francavilla al Mare, la Palestra C.M. Fight Academy, la Scuola di Recitazione Maramè. Ognuna di queste realtà territoriali fortemente radicata a Francavilla al Mare e zone limitrofe ha scelto, fin dal principio, di voler appoggiare questo percorso di ri-apertura alla vita ed ognuno nel proprio ambito farà in modo di dare il proprio contributo per sensibilizzare e dare input ed energia all’intero progetto.
Pensando a questa estate
Nello specifico le due realtà la Chiesa dei Santi Angeli Custodi di Francavilla al Mare e la Palestra C.M. Fight Academy contribuiranno a sostenere le attività legate alla comunicazione e divulgazione dell’iniziativa e all’inclusione, alla socializzazione tra ragazzi disabili, familiari e volontari, inviandoci i propri volontari a sostegno delle varie iniziative se necessario), la Scuola di Recitazione Maramè darà il suo contributo nell’ambito della manifestazione la “Solidarietà non va in vacanza”.
La sesta edizione per la prima volta vedrà l’esibizione di tante compagnie, dei nostri ragazzi e l’assegnazione di un premio per il miglior debutto e non solo.
Le istituzioni che collaboreranno
Tra le Istituzioni che spiccheranno nell’ambito del presente progetto è importante citare l’Istituto A. Volta che ha scelto di mettere a disposizione dell’iniziativa alcune ore della didattica delle quattro classi quinte di Francavilla al Mare per offrire ai ragazzi un’opportunità di formazione ed informazione su ciò che significa “essere volontari”, “disabilità”, “inclusione”, “lavorare con la disabilità”… Per trasmettere il concetto chiave di una cittadinanza attiva: “dare è più nutriente del ricevere”.
Un ringraziamento sentito e speciale va infine al Comune di Francavilla al Mare, all’ambito 09 Val di Foro eall’Assessorato alle Politiche Sociali, nello specifico la Dottoressa F. Buttari che, una volta saputa l’iniziativa ha scelto di appoggiarla e farsi promotrice in prima linea della sua divulgazione: certa che sarà un’opportunità ed un’occasione importante di condivisione, incontro, lavoro per la Comunità tutta del territorio.
Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali grazie al Bando Regionale per le iniziative e i progetti di rilevanza regionale promosse dalle organizzazioni di volontariato e associazioni a promozione sociale per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art.5 del codice del terzo settore.