Un momento di riflessione sull’autismo

Un momento di riflessione sull’autismo

in occasione della Giornata Mondiale voluta dall’ONU

In occasione del 2 aprile: Giornata per la Consapevolezza sull’Autismo, un momento di riflessione a livello mondiale voluto dall’ONU nel 2007, noi dell’Associazione Orizzonte ODV abbiamo voluto offrire il nostro contributo.

La nostra realtà, fondata nel 1992 per volere di Michelina Mattoscio, mamma di Amedeo, un ragazzo autistico di 37 anni oggi, fin dal principio volle lanciare un messaggio: la disabilità come risorsa, come opportunità di crescita, come stimolo per migliorare sé stessi e gli altri.

Nonostante l’emozione, diverse sono state le testimonianze che Michelina Mattoscio ha raccolto durante la diretta di questa mattina: da Chiara Meucci sua figlia, sorella di Amedeo a Soraya Cupido, Operatrice, da Giulia Di Sipio, Moderatrice della diretta e volontaria, ad Assunta Graziani, mamma di Guerino, da Lorenzo Fasano a Federica Di Credico, ex ragazzi del Servizio Civile Universale, oggi volontari.

https://www.youtube.com/watch?v=NrE1b4TEVPQ&t=231s
Copertina della diretta Facebook

“L’Urlo” di Munch

Quando abbiamo deciso di voler trasmettere una diretta su quella che è stata ed è tutt’oggi per l’Associazione Orizzonte ODV la sua esperienza con l’autismo, nello scegliere la copertina, un pensiero è volato a “L’Urlo” di Munch, quadro da sempre associato ai concetti della rabbia, della disperazione, della solitudine, dell’angoscia… di tutte quelle emozioni che possono cogliere l’uomo, non solo se “autistico”, trascinandolo in una realtà “altra”, quasi parallela a quella presente, dove ci si sente alienati dagli altri, distanti, abbandonati. Qualcuno, quando descrisse quest’opera, parlò de “L’Urlo” come di una conseguenza alla “non produttività”, al cessare, ad un certo punto della propria esistenza di poter dare un contributo in termini materiali… ma, chi ha un figlio o un parente caro con disabilità, spesso ha percepito il disagio che la società gli rimandava di non essere “totalmente produttivo”, utile e dunque per questo: emarginato.

L’emarginazione, la solitudine… sentimenti e stati dell’essere spesso associati alla disabilità e ai contesti familiari che vi sono vicini, oggi noti all’umanità intera. Pensate a quanti disagi e a quanta sofferenza psicologica la situazione presente sta portando nel mondo… quasi potremmo affermare che le famiglie con un figlio disabile siano state vaccinate per questo tipo di malessere ed abbiano sviluppato una sorta di difesa immunitaria che ne salvaguarda l’equilibrio psicofisico. Ma sarà questo o sarà invece che, quando si è a contatto con un certo tipo di realtà, tutto assume un altro colore ed un altro valore? Non sarà forse la disabilità la risposta e il motivo di tanta grinta e tanto ottimismo che alcune persone hanno?

L’Unione dà la forza

L’Associazione Orizzonte ODV fin dalla sua fondazione ha fatto de “L’unione dà la forza” il suo motto, partendo dal presupposto che:

– ognuno ha delle risorse da donare agli altri

– tutti possono essere utili a qualcuno

– nella NON DISTINZIONE tra le diverse disabilità sta il segreto e il principio della metodologia d’intervento che viene qui applicata da oltre 28 anni.

L’Uomoterapia

Attraverso un’accoglienza aperta a tutte le diverse abilità e peculiarità individuali, Orizzonte ha trovato nella diversità tra le diversità la sua utilità: mettendo insieme tanti ragazzi con differenti abilità e funzionalità, ognuno riesce a trovare chi lo completa, chi lo stimola, chi lo accudisce e chi lo sprona. In una relazione che potremmo definire di “mutuo soccorso”, in realtà anche nelle situazioni più difficili è stato dimostrato che è impossibile che non si instauri un contatto, dunque un rapporto umano. Coniata ormai da oltre 10 anni, l’Uomoterapia è stata per l’associazione una metodica regolarmente applicata ed utilizzata per la stabilizzazione di talune stereotipie e disfunzionalità psicofisiche. Attraverso il Judo, l’Atletica, la Danza… e dunque l’importanza delle regole, del contatto visivo, dell’interazione uomo-uomo i ragazzi scoprono i loro limiti e vengono facilitati nel superarli.

Ognuno diventa per l’altro specchio e facilitatore… ed anche se non si direbbe, provare per credere, per ciascun volontario, operatore, normodotato… si entra in Associazione con l’idea di “donare un aiuto” e si esce con la sensazione “di aver ricevuto un dono”.

Per vedere ed ascoltare la diretta del 2 aprile 2021 sulla Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’autismo, cliccate pure qui!