Dalla Judoterapia ai Campionati Nazionali FISDIR

L’INIZIO

Dalla Judoterapia ai Campionati Nazionali FISDIR

Quando Michelina Mattoscio ebbe Amedeo, il suo primo figlio, non era che una ragazza… appena ventiquattrenne, dopo la diagnosi di autismo, Michelina passò diversi anni in giro per l’Italia alla ricerca di una cura, di risposte, di supporto. Era difficile accettare.

Nonostante avesse una meravigliosa famiglia con suo marito e i suoi altri tre figli (avuti dopo Amedeo), a Francavilla al Mare Michelina non aveva nessun altro vicino che le potesse dare un sostegno concreto, oltre che emotivo.

Ettore era medico, Michelina caposala. Fin dal principio, entrambi avevano deciso di lavorare, oltre che essere genitori, e questa scelta, via via che gli anni passavano, diventava sempre più complessa da portare avanti. Amedeo cresceva e con lui le difficoltà nel conciliare gli impegni e le responsabilità. Più volte Michelina si era rivolta alle realtà presenti sul territorio, ma nessuna si era dimostrata preparata e disposta a mettersi in gioco con suo figlio e con la diversità che lui portava agli occhi del mondo.

LA FONDAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ORIZZONTE ODV

Quando Amedeo ebbe 8 anni, Michelina decise di fondare Orizzonte ODV e di trasformare il suo disagio in risorsa. Le tante arrabbiature, frustrazioni divennero grinta… le difficoltà degli obiettivi da raggiungere e, la sua mission, fin dal principio, fu quella di creare uno spazio protetto dove ogni tipo di disabilità (grave o meno) sarebbe stata accolta.

In principio non fu semplice. Molti dei ragazzi che vennero a chiedere di essere inseriti erano autistici e, la loro gestione, soprattutto in merito alle loro stereotipie, non era facile.  Nel 2007 a dare un grande impulso al centro e alle sue attività arrivò la congiunzione tra i laboratori e lo sport.

LA CONGIUNZIONE TRA LABORATORI E SPORT ADATTATO

Chiara, la quarta figlia di Michelina, aveva 3 anni quando iniziò a fare judo. Una bimba tutta ricci e determinazione. A 15 anni, in seguito alla conquista della cintura nera durante gli Italiani, in combattimento, Chiara decise di restituire le tante soddisfazioni ricevute investendo le sue energie e le sue abilità a servizio del fratello maggiore e dell’associazione. Le preoccupazioni di Michelina erano tante, ma le idee di sua figlia erano ben delineate: due volte a settimana la palestra dove normalmente i ragazzi facevano i loro laboratori creativi si sarebbe trasformata in un tatami.

Era nata la Judoterapia: un approccio “fantasioso” allo sport e alla vita che trasforma le cose più semplici del quotidiano in vere e proprie tecniche di allenamento fisico e mentale. Pensate al gesto che ognuno di noi compie nel mangiare un arrosticino: moltiplicatelo per 100, ripetetelo con entrambe le braccia e avrete allenato i muscoli degli arti e del dorso!

Provate ora ad immaginare la difficoltà di far capire dei movimenti “tecnici” a dei ragazzi diversamente abili. E, chiudendo gli occhi, sforzatevi di immaginare un’istruttrice che spiega il movimento che deve fare il piede sul pavimento, attraverso dei gessetti colorati afferrati con le dita del piede che devono disegnare dei cerchi. Attenzione, concentrazione, precisione… sono solo alcune delle capacità che questa tecnica sviluppa! E quelle appena descritta sono solo due delle infinite spiegazioni e strategie applicate per arrivare a trasmettere l’esecuzione corretta di una sequenza di movimenti che mirano al raggiungimento di un obiettivo.

…E ORA?

 E’ importante ricordare da dove siamo partiti… da quando vennero montati i primi tatami e i nostri ragazzi di allora (molti anche di oggi) iniziarono a fare i primi allenamenti… perchè ripercorrere con la memoria e non solo la strada fatta ci permette di comprendere meglio dove siamo arrivati oggi, gli obiettivi raggiunti, i traguardi a cui puntare.

 

 

 

 

Domenica 21 novembre un grande podio è stato infatti raggiunto: il secondo posto ai Campionati Nazionali di Judo FISDIR con la nostra squadra, la C.M. Fight Academy, fondata dalla stessa Chiara Meucci 6 anni fa.

Tanti i sacrifici, soprattutto in relazione agli allenamenti, alla disciplina, alla necessità di rispettare delle regole… ma tante sono state le soddisfazioni! …per i ragazzi e per gli accompagnatori.

Sul podio sono arrivati:
Alessandro Bruzio, medaglia d’oro
Amedeo Meucci, medaglia d’oro
Elisa Viva, medaglia d’oro
Francesco Di Lullo, medaglia d’argento
Luciano Cannito, medaglia d’oro
Marilena Cianci, medaglia d’oro
Matteo Cellini, medaglia d’oro
Michele La Torre, medaglia di bronzo
Riccardo Solimes, medaglia d’argento

…ed è inutile sottolineare come certi risultati nutrano noi stessi e alimentino l’entusiasmo nel nostro lavoro. “L’unione dà la forza” nella vita come e soprattutto nello sport.

Se hai una palestra, un’attività… offri un servizio per persone con disabilità, dal 12 novembre è attivo un servizio dal nome Disabilità in rete che mette in connessione l’utenza con le opportunità.

Per informazioni sulle nostre attività: 347-5154344